Nel 70° anniversario della Cité Saint-Pierre, diamo uno sguardo allo specchietto retrovisore.
Cosa esisteva nel XX secolo, prima della Cité Saint-Pierre, per i pellegrini precari che volevano soggiornare a Lourdes? Non molto!
Poi, poco dopo le apparizioni, fu costruito un rifugio: la “Rotonde”.
Finanziata da Henri Lasserre per le Œuvres de la Grotte e progettata dall’architetto Rondy (all’epoca responsabile dell’abbellimento del Bois de Boulogne), fu costruita all’interno del Santuario nel luogo in cui oggi si trova il centro informazioni.
Henri Lasserre, storico e primo biografo di Bernadette Soubirous e delle apparizioni di Lourdes, provò una profonda pietà nel vedere le innumerevoli moltitudini che giungevano al Santuario in cerca di un posto a sedere e di un tetto.
Poco dopo le apparizioni, contribuì a promuovere Lourdes e i pellegrinaggi attraverso le sue varie opere, che divennero best-seller nel XIX secolo.
Lontana dal rifugio di fortuna spesso descritto, la Rotonda, che era completamente gratuita, era minimalista ma decorata con cura. Con il suo tetto di paglia, disponeva di 70 splendidi tavoli di marmo e di un tavolo di presidenza. Secondo la stampa dell’epoca, poteva ospitare 1.200 pellegrini. Aveva anche una bella statua di Notre Dame e una fontana al centro.
Come la Cité Saint-Pierre, la Rotonde era vietata ai “monopoli mercantili”: chiunque poteva portare le proprie provviste.
Costruita nel 1872, questa struttura semplice ma bella scomparve nel 1879, dopo soli 7 anni di esistenza. Solo il 1° agosto 1955 il Secours Catholique ha ripreso l’idea di accogliere i pellegrini a Lourdes in modo incondizionato e senza compenso.
Jérôme